Un gioiello di città, Metropolis Reloaded

una mostra di Fabio Cammarata

a cura di Patrizia Catalano

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 L’anti-città è inquietante come un racconto gotico, intricata come le viscere di un animale, inarrivabile come un’utopia, e trova il suo primo esempio nel magnifico e intramontabile “Metropolis”, il film sceneggiato e diretto dal tedesco Fritz Lang, presentato per la prima volta il 10 gennaio del 1927.

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Pietra miliare della storia del cinema anche se con critiche controverse, Metropolis fu poco apprezzato in Europa (fatta eccezione per Adolf Hitler) ma venerato negli Usa, al punto che alla prima soiré al cinema Rialto di New York si presentarono ben 10mila persone. Sta di fatto che Lang diede il via a quell’immaginario cinematografico onirico e romantico che affonda le sue radici anche nel mondo dei fumetti delle prime decadi del Novecento e che ha visto tra i suoi più noti successori pellicole come “Blade Runner” e “Il cavaliere oscuro”.

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Lo scenario fantascientifico di Metropolis è stato fonte di ispirazione per Fabio Cammarata per la realizzazione di una collezione che porta lo stesso titolo della pellicola di Lang e di cui presentiamo alcuni dei pezzi più singolari.

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Discendente da una famiglia di orafi siciliani, con una consulenza più che decennale presso i magazzini Barneys di New York, Cammarata è avvezzo a trasformare suggestioni e immagini in anelli, bracciali, collane.

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Fabio individua un soggetto che lo ispira, e lo porta avanti con implacabile coerenza. L’insieme di piccoli tubi (pilotis) in ottone dorato, assemblati o intersecati ad altezze variabili, riportano allo skyline di città immaginarie, illuminate da pietre di zirconio e  disseminate da cupole e crateri di quarzo sfaccettato.

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Fabio Cammarata con la sua arte orafa continua a praticare l’architettura, portata a gioiello, perseguendo quella straordinaria tradizione italiana di ‘arti minori’ (ma che di fatto minori non sono) inaugurata dalla famosa Saliera di Benvenuto Cellini e che oggi piace connotare con il termine ‘design’.

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